Tra le più pericolose conseguenze del devastante duplice terremoto che ha colpito la Turchia, interessando anche parte della Siria, c’è un incendio terribile. Un rogo violentissimo provocato con tutta probabilità dal rovesciamento di alcuni container, caduti a causa della violenza del terremoto, il più intenso dei quali ha toccato una magnitudo 7.8 della scala Richter ed è stato seguito, poche ore ed innumerevoli scosse di assestamento dopo, da un’analoga scossa di magnitudo 7.5. Si è trattato di uno dei terremoti più violenti mai avvenuti dal 1668 e, nel porto turco di Iskenderum, vicino al confine con la Siria e dunque nell’area epicentrale, si è generato un violentissimo incendio. Sono decine le squadre di emergenza, alle quali si è affiancata anche una nave della guardia costiera turca, impegnate nel tentativo di circoscrivere e poi spegnere le fiamme che però proseguono incessantemente.
Generando una densa colonna di fumo nero che fuoriesce dai container in fiamme ed è visibile da molti chilometri di distanza. La notizia è riportata dai media locali che ipotizzano che l’origine del rogo che da ore tiene impegnati i vigili del fuoco nel porto sul Mediterraneo, possa essere riconducibile alla caduta di alcuni container nel porto provocata dal sisma. Resta però da capire che cosa contenessero e se vi siano rischi legati alla diffusione di, al momento è tutto da definire, sostanze pericolose nell’aria.