L’esopianeta si trova proprio al limite della zona abitabile della sua stella.
Un team internazionale di astronomi, guidato dal Japan Center for Astrobiology ha scoperto un esopianeta roccioso quasi delle stesse dimensioni della Terra a soli 22 parsec (71,75 anni luce) di distanza. Il pianeta, chiamato K2-415b, orbita intorno a un tipo molto comune di stella nana rossa di classe M5 chiamata K2-415. K2-415 ha solo il 16 percento della massa del Sole ed è una delle stelle più piccole trovate in orbita attorno a un esopianeta delle dimensioni del nostro (K2-415b è 1.015 volte il raggio della Terra). La densità di K2-415b è molto maggiore rispetto a quella della Terra, poiché è approssimativamente tra tre e sette volte la sua massa. L’esopianeta, descritto in un articolo disponibile sul server di prestampa arXiv e che sarà definitivamente pubblicato su The Astronomical Journal, completa l’orbita della sua piccola stella in quattro giorni.
Rilevato per la prima volta nel 2017 con il telescopio Kepler, l’esopianeta è stato studiato dal Transiting Exoplanet Survey Satellite (TESS) della NASA, successore di Kepler. K2-415b si trova proprio al limite della zona abitabile di K2-415, il che potrebbe significare che ha ancora un’atmosfera da scandagliare. “I piccoli pianeti attorno alle nane M sono un buon laboratorio per esplorare la diversità atmosferica dei pianeti rocciosi e le condizioni in cui può esistere un pianeta terrestre abitabile“, hanno scritto gli autori dello studio. “Essendo una delle stelle di massa più bassa note per ospitare un pianeta in transito delle dimensioni della Terra, K2-415 sarà un obiettivo interessante per future osservazioni di follow-up, compreso un ulteriore monitoraggio della velocità radiale e della spettroscopia di transito“, hanno aggiunto. Nonostante gli strumenti di osservazione sempre più potenti trovare pianeti di piccola massa rappresenta ancora una grande sfida, basti pensare che su 5.000 esopianeti rilevati, solo l’1,5% di essi ha una massa inferiore a due masse terrestri e solo una dozzina di essi si trova nella cosiddetta zona abitabile intorno alla loro stella.