Tutti gli effetti benefici della farina di grillo, e di altri insetti, sul nostro organismo.
Prima le larve, poi le locuste e ora i grilli; gli insetti sembrano destinati ad essere sempre più presenti nel mercato. Ad indicarlo è l’Europa che dal 26 gennaio ha aggiunto anche le larve della farina alla lista degli insetti che potranno essere commercializzati nei supermercati. Ad aprire la strada al “novel food”, già dal 2018, sono le esigenze di trovare alimenti alternativi affinché il sistema alimentare sia più sostenibile. La quantità notevole di proteine, infatti, si aggiunge all’impatto davvero ridotto dell’impronta di carbonio totale connessa all’allevamento degli insetti rendendolo un’alternativa sostenibile alla carne e altri alimenti della classica dieta.
Ma come si ottiene la farina di grillo? Si tratta di una polvere realizzata con la macinazione di grilli allevati ed essiccati. L’alimento è ad alto contenuto proteico, pari circa al triplo rispetto alla carne e che è al 100% naturale. A differenza delle classiche fonti animali proteiche, la farina di grillo vanta un apporto notevole di fibra, che la rende molto salutare per il corpo. Anche la presenza di calcio, ferro e vitamina B12 rappresenta un vantaggio di questo alimento, anche rispetto alla classica dieta mediterranea. A tutto ciò si aggiunge lo stimolo all’accrescimento osseo, la prevenzione dell’anemia sideropenica e megaloblastica che può garantire questo nuovo ”super alimento”. L’Efsa, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, ha annunciato anche quali sono gli alimenti in cui potrà essere contenuta la farina di grillo: dal pane ai cracker fino alle premiscele secche per prodotti da forno e così via. La regolamentazione europea prevede che la presenza di insetti sia esplicitamente segnalata sulle etichette. Ma riconoscere la farina di grillo sarà abbastanza semplice già a partire dal prezzo, visto che oggi costa circa 15 euro per 200 grammi di prodotto.