La conferma è eccezionale e arriva dal costone di Posillipo dove è stato scoperto un nuovo tratto dell’Acquedotto Augusteo. L’opera protagonista di un annuncio storico risaliva all’epoca romana ed era impiegata per rifornire la città di Neapolis e le aree prossime ad esse di acqua. Ebbene nelle scorse ore è arrivata una conferma eccezionale: un nuovo tratto dell’acquedotto romano di Augusto è stato individuato e scoperto nel costone di Posillipo. Lo ha segnalato l’Associazione Coecceius spiegando che si tratta di una “scoperta idonea per nuove ricerche” e che il tratto ha una lunghezza di 647 metri e risulta essere in ottimo stato di conservazione presentando dodici spiragli di accesso. La sua particolarità è il fatto, confermano dall’associazione, di essere ad oggi il più lungo segmento conosciuto dell’intero acquedotto Augusteo, un capolavoro romano lungo 140 chilometri.
“Per la prima volta – hanno dichiarato – abbiamo a disposizione un lungo tratto continuo di acquedotto antico in condizioni idonee per l’analisi archeologica, geologica e lo studio dell’evoluzione del territorio e del clima nell’antichità. Riteniamo che vi siano ampie prospettive per la definizione di un piano di ricerche e di valorizzazione di questa importante scoperta, che aggiunge un significativo tassello alla conoscenza del popolamento antico dei Campi Flegrei”. Il segmento in questione fa capo al tratto di acquedotto che portava acqua potabile dalla Crypta Neapolitana alla collina di Posillipo e all’isola di Nidisa. Già nel 2019 a Posillipo venne scoperto dall’associazione Hyppo Kampos Adventure scoprì un altro tratto dell’Acquedotto Augusteo. E molto probabilmente non sarà l’ultima.