Come riportato da Ansa, i pesci gatto resistono incredibilmente a malattie e infezioni batteriche grazie a un gene proveniente dagli alligatori. I risultati, pubblicati online sul sito bioRxiv e che appartengono a un team di ricerca dell’University Auburn, USA, sono stati acquisiti utilizzando la tecnica Crispr, ovvero una sorta di forbice molecolare capace di tagliare un DNA bersaglio, che può essere programmata per eseguire specifiche modifiche al genoma di una cellula.
Lo scopo di tale studio è quello di supportare gli allevamenti ittici, dove ogni anno quasi il 40% del prodotto va perso proprio a causa di malattie. Il gruppo di ricerca, guidato da Jinhai Wang, si sono soffermati su un gene degli alligatori che possiede la chiave per produrre la catelicidina, ossia una proteina antimicrobica che probabilmente corre in aiuto di questi animali e li preserva dalle infezioni quando, durante i combattimenti, si feriscono.
Dunque, grazie alla tecnica Crsipr, il gene di alligatore è stato inserito nel Dna del pesce gatto, andando ad ottenere una specie non in gradi di riprodursi e di diffondersi per caso nell’ambiente. I pesci gatto che sono stati modificati geneticamente sono apparsi più resistenti alle malattie e infezioni, nell’istante in cui sono andati a contatto con due tipologie differenti di batteri; essi, sono sopravvissuti con una percentuale maggiore che va dalle 2 alle 5 volte rispetto a pesci non modificati.
Tuttavia, il team di ricerca spera di avere l’approvazione da parte della Food and Drug Administration (Fda) degli Stati Uniti, in maniera tale che il pesce gatto modificato geneticamente possa essere messo in commercio, ma questo potrebbe avere uno svolgimento abbastanza lungo.