La pietra reca iscrizioni che risalgono agli albori della storia della scrittura runica.
Una pietra runica scoperta in Norvegia è stata definita la più antica del mondo, recante iscrizioni che risalgono ai primi momenti conosciuti della scrittura runica. Tra 1.800 e 2.000 anni fa, qualcuno che parlava una prima forma dell’antica lingua nordica si trovava vicino a Tyrifjorden, a ovest di Oslo, e scolpì delle rune in un blocco piatto e quadrato di arenaria bruno-rossastro . La pietra è descritta dal museo come “la pietra runica datata più antica del mondo” e “uno dei primissimi esempi di parole registrate per iscritto in Scandinavia”. Le rune sono state utilizzate in Scandinavia dall’inizio dell’era volgare e per tutta l’era vichinga fino al 1400. Attraverso il commercio con i romani, gli scandinavi impararono a conoscere l’alfabeto romano, che portò alla creazione dell’alfabeto runico.
Delle diverse migliaia di pietre con iscrizioni runiche trovate in Scandinavia, si ritiene che solo circa 30 pietre runiche trovate in Norvegia risalgano all’età del ferro romana e al periodo delle migrazioni, fino al 550 d.C. circa. Questa pietra, chiamata pietra di Svingerud, è l’unica pietra scoperta dagli archeologi risalente a prima del 300 d.C La pietra ha diversi tipi di iscrizioni e non tutte hanno un significato linguistico, ha detto in una nota Kristel Zilmer, professore all’Università di Oslo, di cui il museo fa parte. Otto rune sulla parte anteriore della pietra leggono “idiberug”, che potrebbe essere il nome di una donna, un uomo o una famiglia. “Alcune linee formano uno schema a griglia e ci sono piccole figure a zigzag e altre caratteristiche interessanti”, ha detto Zilmer. “È possibile che qualcuno abbia imitato, esplorato o giocato con la scrittura. Forse qualcuno stava imparando a incidere le rune. C’è ancora molta ricerca da fare sulla roccia, che fornirà maggiori informazioni sull’uso delle rune nella prima età del ferro e sull’usanza di creare pietre runiche”.
