Dall’inizio degli scavi nel 2022, sono stati trovati più di 1.000 oggetti litici, fossili di animali e manufatti scolpiti in ossa.
Un team di archeologi dell’Accademia cinese delle scienze ha scoperto nella città di Ziyang, nella provincia sud-occidentale del Sichuan, un sito paleolitico risalente a più di 40.000 anni con prove di attività umana. Come spiegato dagli esperti, i ritrovamenti sono il risultato di un progetto di ricerca archeologica, iniziato nel gennaio 2022 presso il sito del fiume Mengxi, a cui partecipano scienziati di vari istituti di ricerca. Secondo i resoconti dei media ufficiali, dall’inizio degli scavi sono stati portati alla luce più di mille pezzi di gres litico e fossili di animali, tra cui nuclei di pietra, coltelli e raschietti, oltre a resti di rinoceronti ed elefanti.
Sono stati rinvenuti, inoltre, alcuni manufatti scolpiti in osso e legno, oltre a un gran numero di resti vegetali, elementi “estremamente insoliti” da ritrovare in resti dell’età della pietra. Grazie agli elementi rinvenuti nel sito, che ha 43.000 anni, gli esperti hanno ottenuto preziose informazioni sul rapporto tra bande di umani primitivi e l’ambiente. Questi sono dati che gettano nuova luce sulle attività antropiche durante il tardo Pleistocene. Secondo Gao Xing, ricercatore dell’Accademia cinese delle scienze, i risultati forniscono una base per ricostruire la vita del cosiddetto ‘uomo Ziyang’.