Secondo quanto emerso da uno studio eseguito da un team dell’Arizona State University e dai ricercatori affiliati alla NASA e poi pubblicato lo scorso mese sul Journal of Geophysical Research: Planets, gli scienziati hanno scoperto su Marte la presenza di un deposito di pietre preziose. Infatti, pare che il cratere Gale del pianeta rosso brulichi di opali.
In questa scoperta ci sarebbe un significato scientifico, ovvero che l’area era ricca di vaste riserve d’acqua molto più recentemente di quanto si pensasse in precedenza. Questo sta a significare che la scoperta potrebbe anche portare gli esperti a riscrivere le teorie della vita antica su Marte. Negli ultimi due anni, i ricercatori hanno trovato “aloni di frattura” di roccia di colore più chiaro nelle immagini scattate dal rover Curiosity della NASA, che in gran parte suggeriscono essere costituiti da opale, ossia un minerale idratato di colore bluastro.
Come ha dichiarato Travis Gabriel, autore principale dello studio e borsista post-dottorato presso l’Arizona State: “La nostra nuova analisi dei dati d’archivio ha mostrato una sorprendente somiglianza tra tutti gli aloni di frattura che abbiamo osservato molto più tardi nella missione. Vedere che queste reti di fratture erano così diffuse e probabilmente piene zeppe di opale è stato incredibile”.
Tale scoperta è piuttosto intrigante dato che gli opali si formano quando la silice viene sciolta in acqua. Le regioni sotterranee del cratere potrebbero aver protetto in superficie la vita dalle temperature rigide e dalle radiazioni, molto tempo dopo che la maggior parte dell’acqua era già scomparsa dalla superficie di Marte.
Il ricercatore Gabriel ha poi aggiunto che: “Date le diffuse reti di fratture scoperte nel Gale Crater, è ragionevole aspettarsi che queste condizioni del sottosuolo potenzialmente abitabili si estendano anche a molte altre regioni del Gale Crater, e forse in altre regioni di Marte. Questi ambienti si sarebbero formati molto tempo dopo che gli antichi laghi nel cratere Gale si erano prosciugati”.
In sostanza, l’opale risale a un periodo di tempo completamente diverso della storia di Marte, questo suggerisce che molte altre regioni inaspettate del Pianeta rosso potrebbero ancora brulicare di acqua e questo potrebbe essere piuttosto favorevole per i futuri astronauti.