Russia-Usa: al via la prima operazione di soccorso spaziale

I cosmonauti della ISS saranno trasportati da una navicella ad un’altra per la perdita del liquido refrigerante registrata sulla Soyuz M-22.

Una decisione difficile e presa congiuntamente al margine di una Commissione d’inchiesta che ha esaminato le possibili soluzioni al problema che sta registrando la Stazione Spaziale Internazionale. Si tratta del ”salvataggio” degli astronauti dell’ISS. Ad annunciarlo per prima è stata l’agenzia spaziale russa seguita dalla Nasa. Entrambe le organizzazione, tramite Joel Montalbano e Sergei Krikalev, hanno tenuto una conferenza stampa. Il 20 febbraio la Soyuz MS-23 l’americana americana Crew Dragon si attaccheranno all’ISS per trasportare gli astronauti da una navetta all’altra. Petelin, Prokopyev e Rubio erano saliti sulla Stazione Spaziale il 21 settembre 2022 e nella notte fra il 14 e il 15 dicembre sulla loro Soyuz era stata osservata una perdita di liquido refrigerante. “Non è possibile riparare in orbita la Soyuz danneggiata”, aveva spiegato Krikalev. La causa è lo scontro sul radiatore della Soyuz di un piccolo meteorite di circa un millimetro. “Risulta impossibile sostituire il radiatore della Soyuz in orbita – ha spiegato Krikalev – per questo abbiamo deciso di sostituire il veicolo, inviando un’altra navetta sulla Iss”.

Russia-Usa: al via la prima operazione di soccorso spaziale

La Soyuz M-22 danneggiata verrà rimossa dal punto di attracco alla Stazione Spaziale e fatta rientrare a Terra sprovvista di equipaggio. Le operazioni per preparare il veicolo al rientro e per preparare la nuova navetta all’accoglienza dell’equipaggio necessiteranno di tempo e per questo potrebbero allungarsi i tempi per il rientro dei cosmonauti “probabilmente di alcuni mesi”, ha spiegato Krikalev. Ad oggi, però, non è stata stabilita data. Nonostante ciò, “il programma di volo dovrebbe tornare alla normalità prima possibile”, ha concluso il rappresentante di Roscosmos.