Purtroppo, molte persone malate di cancro al cervello combattono ogni giorno con fortissimi mal di testa, dal dolore lancinante. Milioni di questi pazienti in tutto il mondo sono in attesa di un vaccino che possa liberarli da questa atroce sofferenza e che possa aiutarli a rendere migliore la loro salute. Questo rappresenta il motivo per cui gli scienziati, in tante parti del mondo, stanno lavorando in modo costante con l’obiettivo di sviluppare appunto un efficace vaccino contro il cancro al cervello. Ma negli ultimi giorni sarebbero giunte interessanti novità.
Secondo un lavoro di ricerca, pubblicato di recente, evidenzia un vaccino a doppia azione contro il cancro al cervello. Questo è stato sviluppato da un team di scienziati del Brigham and Women’s Hospital (BWH) della Harvard Medical School. Da questo studio gli scienziati hanno riscontrato un successo del vaccino testato su dei topi affetti da glioblastoma, uno dei tumori cerebrali più aggressivi. I risultati di questo esperimento sono stati promettenti.
Anche se i vaccini contro il cancro siano un’area di ricerca attiva, l’approccio proposto in questo studio si distingue abbastanza, infatti, anziché utilizzare cellule tumorali inattivate, gli scienziati del BWH hanno modificato e ingegnerizzato cellule tumorali viventi (riproposte). I ricercatori suggeriscono che durante gli studi clinici, questo approccio terapeutico ha prodotto solamente benefici per la salute limitati o nulli contro il cancro al cervello.
Khalid Shah, autore dello studio e vicepresidente della ricerca presso BWH, ha spiegato che: “Le cellule tumorali viventi possiedono una caratteristica insolita per ospitare le loro cellule tumorali simili. Approfittando di questa proprietà unica, abbiamo ingegnerizzato cellule tumorali viventi utilizzando lo strumento di modifica genetica CRISPR-Cas9 e successivamente le abbiamo ingegnerizzate per rilasciare l’uccisione delle cellule tumorali e agenti immunomodulatori per innescare il sistema immunitario per una risposta antitumorale a lungo termine”.
Pertanto, hanno scelto di utilizzare un approccio a doppia azione differente, e tale metodo terapeutico ha implicato la trasformazione di cellule tumorali viventi in agenti che potrebbero innescare azioni di demolizione del tumore e immunità anticancro all’interno del corpo di un paziente.