Circa tre settimane fa, a bordo della navicella spaziale russa Soyuz MS-22 è stata rilevata una falla con perdita di refrigerante mentre era attaccata alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Successivamente al danno, fu cancellata una passeggiata nello spazio, ma con il passare del tempo vi è una preoccupazione maggiore e più seria: ovvero, come torneranno a terra i due cosmonauti e un astronauta che si trovano in orbita? A questo punto la NASA sta valutando varie soluzioni per mettere in atto una missione di salvataggio.
Attualmente sono ancora in fase di valutazione i danni al veicolo spaziale, probabilmente causati da un micrometeorite. La falla ha rilasciato refrigerante dalla navicella, quindi la preoccupazione è che potrebbe non essere adatta per il rientro. Mentre i team di Roscosmos e della NASA continuano la loro analisi, vengono prese in considerazione diverse opzioni. L’agenzia spaziale russa si è messa a lavoro su un possibile piano B: mandare a casa quella vuota e anticipare a febbraio il lancio di una nuova Soyuz così che possa essere utilizzata da Sergey Prokopeyev e Dmitri Petelin, e dall’astronauta Frank Rubio per far rientro ad aprile.
Adesso la NASA ha rivelato di aver contattato SpaceX per discutere sulle soluzioni per un ritorno di emergenza del personale su un veicolo spaziale Crew Dragon, solo per avere tutte le opzioni a loro disposizione. Sul blog è possibile leggere: “Con equipaggi integrati sui rispettivi veicoli spaziali, la NASA e Roscosmos lavorano insieme su qualsiasi decisione relativa alla sicurezza dell’equipaggio, incluso il trasporto dell’equipaggio. La NASA e Roscosmos stanno continuando a condurre una serie di revisioni ingegneristiche e si stanno consultando con altri partner internazionali sui metodi per riportare a casa in sicurezza l’equipaggio della Soyuz sia per scenari normali che di emergenza. Una decisione finale sul percorso da seguire è prevista per gennaio”.
Si continua a leggere che: “Come parte dell’analisi, la NASA ha anche contattato SpaceX per la sua capacità di riportare ulteriori membri dell’equipaggio a bordo di Dragon se necessario in caso di emergenza, sebbene l’obiettivo principale sia comprendere le capacità post-fuga del veicolo spaziale Soyuz MS-22”. Insomma, qualsiasi sia la decisione, questa accadrà nelle prossime settimane.