Disastro di fuoco in un hotel. Il dramma si è consumato nel Grand Diamond City a Poipet, in Cambogia, dove le fiamme hanno infuriato per diverse ore con decine di vigili del fuoco impegnati nel tentativo di domarle. Dalle immagini diffuse sui social è possibile comprendere l’entità del disastro con la quasi totalità della struttura avvolta da lingue di fuoco e fumo nero; ed il bilancio è drammatico: almeno dieci persone sono decedute ma si contano anche una trentina di feriti e non è da escludere che altri clienti o dipendenti dell’hotel possano, una volta che il rogo sarà definitivamente estinto, essere trovate ancora all’interno. Secondo le testimonianze c’è anche chi, per sfuggire al fuoco, si è lanciato dalle finestre del quinto piano, impossibilitati ad usare le scale per raggiungere i piani bassi. Oltre ad ingenti danni è stato segnalato anche un crollo parziale dell’edificio mentre i vigili del fuoco hanno affermato di avere sotto controllo circa il 70% dell’incendio.
Una squadra di soccorso è stata portata oltre il confine dalla Thailandia per aiutare ad affrontare l’incendio, con il leader del gruppo Patcharin Thaenthon che ha rivelato che la sua ferocia ha impedito loro di entrare. Ha detto alla CNN: “Quando siamo arrivati, non siamo riusciti a entrare perché il fuoco aveva già preso il sopravvento sugli edifici”. Thaenthon ha aggiunto che molte delle vittime sembrano essere morte per inalazione di fumo. Anche i volontari civili si sono uniti alle squadre dei vigili del fuoco nelle operazioni di risposta e salvataggio, con la velocità della risposta di emergenza originale non ancora chiara. Diverse parti dell’hotel sono ora carbonizzate, trasformate in uno scheletro nero là dove fino a poche ore fa c’erano camere e servizi.