Ci sono alcune zone dell’Artico che non sembrano più molto polari. Infatti, secondo la National Oceanic and Atmospheric Administration, molte regioni si stanno probabilmente trasformando da climi dominanti con nevicate a precipitazioni.
Jonh Walsh, capo scienziato presso l’internationa Arctic Research Center presso l’università dell’Alaska Fairbanks, ha commentato durante un briefing al meeting autunnale dell’America Geophysical Union: “Ai margini, la transizione è essenzialmente già in corso”.
Nei prossimi decenni, ha affermato Walsh, la pioggia farà da padrona e diventerà la principale forma di precipitazione sulla maggior parte delle zone dell’Artico. Uno studio del 2021, pubblicato sulla rivista Nature Communications, ha rilevato che le precipitazioni potrebbero prendere il sopravvento in alcune parti dell’Artico già negli anni ’60 del 2000.Questo perché le temperature stanno aumentando e così anche le precipitazioni stanno aumentando in tutto l’Artico a causa dei gas serra emessi dall’uso umano di combustibili fossili.
Martedì scorso la NOAA ha pubblicato il suo resoconto annuale sull’Artico, dichiarando che la regione polare continua a riscaldarsi due volte più velocemente del resto del pianeta. Ciò sta causando la diminuzione del ghiaccio marino artico, la tundra che diventa verde per la vegetazione e gli uccelli marini che muoiono di fame in massa. Insomma, non è solo che l’Artico sta cambiando, ma in alcuni posti, lo si sta perdendo e questo è un problema per l’intero pianeta.
Un artico piovoso perde la sua copertura nevosa più rapidamente, accelerando il cambiamento climatico ed esponendo più permafrost, vaste aree di terreno ghiacciato che si stanno lentamente scongelando e rilasciando grandi quantità del pericoloso gas serra metano.
