Dinosauri dal collo lungo: le loro code simili a fruste infrangevano davvero la barriera del suono?

dinosauro collo lungo
Fonte: Twitter/@realsci_DE

“Non è comune vedere l’ingegneria aerospaziale e la paleontologia lavorare insieme”, afferma Simone Conti, uno degli autori di uno studio sulla velocità del movimento delle code dei dinosauri. Detto così potrebbe suonare come un concetto un po’ contorto, ma la questione è tanto appassionante da aver acceso un dibattito nella comunità dei paleontologi. La domanda, alla quale due studi diversi hanno dato le loro contrapposte risposte, è la seguente: le code di alcuni dinosauri erano in grado di muoversi infrangendo la barriera del suono?

O meglio, erano potevano essere spostate alla stessa velocità del suono (circa 1.225 km/h al livello del mare)? Il quesito ha dato alla luce due articoli: per il primo, questo assunto risulta possibile; per il secondo, pubblicato sulla rivista Scientific Reports, questa ipotesi appare del tutto impossibile, e riporta la velocità delle code vicina a quella di un veicolo a motore (in ogni caso una stima comunque niente male, se ci si pensa bene).

Sulla base di alcune misurazioni frutto di esami sui fossili di cinque diplodocidi, i ricercatori hanno realizzato un modello digitale di una coda di 82 vertebre, lunga ben 12 metri e pesante 1.446 chilogrammi. “Abbiamo creato un modello e provato a replicare i risultati della velocità del suono dell’altro studio”, ha spiegato Simone Conti, studente di dottorato in ingegneria aerospaziale e paleobiologia presso la NOVA School of Science and Technology in Portogallo. “Nell’ingegneria aerospaziale è comune testare parti di aeroplani per vedere quanto stress possono sopportare le strutture. Volevamo testare lo stesso approccio ma sui materiali organici degli animali”. Il risultato, purtroppo, ha confermato quanto sopra: nella simulazione la coda, a causa della velocità, si è sgretolata anziché infrangere la barriera del suono.