Le figure rappresentano umani, camelidi, uccelli, orche, gatti e serpenti.
Un team di ricercatori dell’Università di Yamagata (Giappone), in collaborazione con archeologi peruviani, ha scoperto 168 nuovi geoglifi dentro e intorno alla Valle di Nazca, nel sud del Perù. I nuovi geoglifi rappresentano umani, camelidi, uccelli, orche, felini e serpenti. Questa scoperta è stata realizzata attraverso una serie di rilievi sul campo effettuati tra giugno 2019 e febbraio 2020, utilizzando fotografie aeree e droni. Si ritiene che i geoglifi risalgano al 100 a.C. C. e 300 d. C. I ricercatori hanno spiegato che le figure sono state create rimuovendo le pietre nere dalla superficie terrestre per esporre la sabbia bianca sottostante.
Gli esperti hanno suggerito, inoltre, che in generale nelle Linee di Nazca ci sono due tipi di geoglifi: uno lineare e l’altro in rilievo. Delle figure scoperte nel nuovo studio, solo cinque sono del primo tipo, mentre 163 sono in rilievo. La maggior parte dei geoglifi di quest’ultimo tipo sono piccoli, meno di 10 metri di diametro. Tra il 2004 e il 2018 nella Valle di Nazca e nei suoi dintorni sono stati trovati 190 geoglifi di animali e umani, quindi sommando le 168 figure ora scoperte si ottiene un totale di 358 geoglifi.