Si sta lavorando alacremente per chiarire che cosa sia successo nelle scorse ore, quando la Nasa ha perso i contatti con la capsula Orion lanciata, nell’ambito della missione Artemis I, per un emozionante viaggio verso la Luna. L’incidente di percorso si è verificato nella giornata del 23 novembre quando improvvisamente il collegamento tra Orion e il Deep Space Network è saltato e questo ha implicato la perdita di comunicazione dalla base dell’agenzia con la capsula; un problema durato 47 minuti, nel corso dei quali i tecnici del team lavoravano alla riconfigurazione del collegamento con il gruppo di antenne radio utilizzate dalla Nasa per la comunicazione con Orion.
“Il team sta indagando sulla causa della perdita di segnale”, hanno dichiarato i funzionari dell’Agenzia spiegando che negli ultimi giorni “la riconfigurazione è stata condotta con successo”. Anche nell’ultimo caso il problema è stato risolto “con una riconfigurazione sul lato terra”. Ma il lavoro del team in tal senso non si è esaurito perchè gli ingegneri stanno esaminando con attenzione i dati precedenti la perdita di segnale per chiarire che cosa sia successo. “L’ufficiale di comando e gestione dei dati – si legge in una nota – effettuerà il downlink dei dati registrati a bordo di Orion durante l’interruzione per includerli in tale valutazione“
Il problema si è manifestato alle ore 7:09 ora italiana ma Orion non ha riportato conseguenze ed è rimasto sempre operativo. Tra poche ore, il 25 novembre, è peraltro prevista l’accensione del motore che porterà la capsula ad iniziare ad orbitare attorno alla Luna. Il viaggio verso la Terra avrà inizio il 1 dicembre, dopo una settimana trascorsa orbitando intorno al nostro satellite. Mentre per l’11 dicembre è previsto lo splashdown con paracadute al largo delle coste californiane, nell’oceano Pacifico. Nel 2024 è prevista la seconda parte della missione, ovvero Artemis II, per portare un gruppo di astronauti intorno alla Luna mentre nel 2025, con Artemis III, gli astronauti dovrebbero atterrare vicino al polo sud, dove si prevede per il futuro la costruzione di un avamposto con equipaggio.