Durante tutto l’anno il ciclo biologico di alcuni esseri viventi segue una serie di schemi stabiliti dal clima. Così, ad esempio, con l’arrivo della primavera compare la fioritura, le rondini tornano nel loro haitat africano e durante i mesi estivi aumentano le punture dei ditteri. La scienza che studia la relazione tra ciclo vitale e clima è nota come fenologia. I dati fenologici sono utilizzati per confrontare aree geografiche climaticamente diverse e da essi è possibile ricavare mappe degli isofeni (curve di rappresentazione cartografica). Il termine zanzara è stato introdotto nella nostra lingua intorno al 1400 e deriva dalla parola ‘moschetto’, parola che indica una piccola freccia lanciata da un congegno simile ad una balestra. Attualmente questo termine viene applicato per designare membri di diverse famiglie di insetti dell’ordine Diptera e del sottordine Nematocera. Le femmine di questi insetti richiedono l’apporto di alcune proteine del sangue per avviare il ciclo gonotrofico e deporre le uova.
Nel corso di una settimana sono in grado di deporre tra le 80 e le 200 uova, metà delle quali daranno origine a zanzare femmine. Le uova, invisibili all’occhio umano, vengono deposte in gruppi di cinquanta -dette navículas, per la loro somiglianza con piccole navi – in zone di acqua stagnante, dove si schiuderanno dopo 24-48 ore. La durata della fase larvale dipenderà sostanzialmente dalla temperatura e al termine di essa avverrà una trasformazione, dopodiché inizierà la fase ”pupale”, che avverrà a pelo d’acqua. Alla fine raggiungeranno la fase adulta, durante la quale le zanzare lasciano l’acqua e si nutrono del nettare dei fiori. L’aspettativa di vita delle zanzare varia solitamente tra i 10 ei 30 giorni e dipende da diversi fattori: sesso, dieta, umidità, periodo dell’anno e specie. Le zanzare maschi hanno vita più breve delle femmine, in genere vivono solo dieci giorni dopo l’accoppiamento, quindi non raggiungono mai i mesi invernali. Al contrario, le femmine sopravvivono ai rigori dell’inverno. La loro strategia consiste sostanzialmente nell’aumentare il proprio peso – fino a dieci volte il normale peso corporeo – e cercare un rifugio in cui proteggersi quando le temperature si abbassano. Entrano in uno stato di ibernazione noto come diapausa in cui possono rimanere fino a sei mesi senza bisogno di idratarsi. Solitamente le zanzare femmine si nascondono al riparo degli alberi o in zone con acqua stagnante, dove usciranno dal loro letargo quando le temperature si alzano, alla ricerca di sangue per nutrire se stesse e i loro piccoli. Alcune specie di zanzare vanno in letargo non allo stadio adulto ma allo stadio larvale. Lo fanno sempre nell’acqua, che essendo così fredda devono sospendere il respiro, rimanendo immobili sul fondo. In altri casi, come la zanzara tigre, l’ibernazione avviene nella fase dell’uovo.