Era il 1953 quando venne registrata la prima nascita di un uomo venuto al mondo con un liquido seminale crioconservato. Da allora gli studi hanno portato a risultati sempre più incoraggianti, fino a quando, nel 2012, è stata effettuata la fecondazione in vitro con dello sperma congelato da quarantanni. In Gran Bretagna fino a pochi mesi fa, era possibile conservare a bassissime temperature lo sperma, gli ovociti e gli embrioni per un decennio. In seguito all’aumento vertiginoso delle richieste, i legislatori hanno innalzato il limite a 55 anni. “A ognuno dovrebbe essere offerta la migliore opportunità per realizzarsi una famiglia, motivo per il quale è importante che la nostra legislazione rifletta gli progressi tecnologici”, aveva spiegato il ministro per la cura e la salute mentale, Caroline Dineage, due anni fa.
“Il tetto di 55 anni non ha nulla a che fare con la conservazione dello sperma, o altre motivazioni scientifiche, ma è stato deciso dai parlamentari”, ha precisato Allan Pacey, docente di andrologia all’Università di Sheffield. “Lo sperma dei tori pregiati viene conservato in deposito per molti più anni di quanto di solito conserviamo quello umano, senza problemi”.
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