Scoperto con Google Earth un complesso di ville romane con riscaldamento centralizzato

Straordinaria scoperta grazie alle immagini di Google Earth. Un team di archeologi ha identificato un complesso di ville romane nel Kent, in Inghilterra. Fondamenta murarie della villa principale, un pilatro dell’ipocausto (un sistema di riscaldamento usato nell’antica Roma che prevedeva la circolazione di aria calda all’interno di cavità realizzate nel pavimento e nelle pareti) parzialmente intatto, e segni della presenza di uno stabilimento balneare adiacente, verso il quale veniva fatto confluire il calore attraverso il sistema dell’ipocausto. La scoperta è da attribuire al Kent Archeological Society insieme ai volontari della comunità locale ed è avvenuta il mese scorso: negli ultimi giorni sono state anche diffuse le prime immagini dell’incredibile ritrovamento reso possibile analizzando le immagini acquisite da Google che hanno permesso di delineare le caratteristiche del sito.

“Ci sono molte ville sparse nel Kent, ma il fatto che sia rimasto un sistema di ipocausto è raro. Gestire un ipocausto era costoso, richiedendo una fornitura costante di combustibili, ovvero di legna da ardere, e una forza lavoro per gestirlo”, ha detto il direttore del sito Richard Taylor a KentOnline. La presenza di questo tipo di sistema suggerisce che gli abitanti sarebbero stati agricoltori di alto rango, in quanto un ipocausto era tipicamente limitato a ville ricche e ville pubbliche. Oltre a ciò sono stati rinvenuti vari manufatti tra i quali un ornamento per cintura dalla forma di anfora risalente al 375 d.C., due monete del IV secolo d.C., ceramiche, un intonaco murale della villa principale ed una piccola chiave romano-britannica.

Il team ritiene che la villa risalga al III o IV secolo d.C. e che i contadini romano-britannici non siano stati i primi residenti nella zona. Il sito vicino Coldrum Long Barrow risale al 3900 a.C. circa: l’area era probabilmente già coltivata da migliaia di anni prima della costruzione della villa che, di fatto, suggerisce una continuità di insediamento nell’area che risale a circa 5000 anni. “La villa – ha spiegato Taylor – è come un singolo episodio in un arco di tempo molto più ampio”. (Fonte foto Kent Archaeological Society)