Nel mosaico sono osservabili raffigurazioni che riguardano la guerra di Troia.
In una zona della Siria colpita dai conflitti armati, un team di archeologi ha scoperto un mosaico davvero suggestivo, risalente al periodo romano. La raffigurazione mostra alcuni passi della guerra di Troia, Ercole e Nettuno, insieme alle sue 40 amanti. La General Directorate of Antiquities and Museums, ha portato alla luce questa meraviglia a Rastan, un piccolo centro abitato nella Siria centrale il 12 di ottobre. Come riporta l’Associated Press (AP), la raffigurazione ha una lunghezza di meno di venti 20 metri e una larghezza di 6. La gran parte delle pietre colorare che sono state inserite nel mosaico misuravano 1,2 x 1,2 centimetri. Siamo molto fortunati a poter ammirare questa opera d’arte visto che l’edificio era occupato dai ribelli della guerra civile fino al 2018, quando le autorità governative hanno ripreso il controllo della città.
“Non siamo ancora in grado di identificare la tipologia di struttura, che si tratti di uno stabilimento balneare pubblico o qualcos’altro, poiché non abbiamo terminato lo scavo“, ha spiegato il direttore associato degli scavi e della ricerca archeologica, Humam Saad, all’AP. La finezza dei dettagli rende il reperto archeologico scoperto il più importante dell’ultimo decennio, dall’inizio della guerra civile. L’opera risale al IV secolo d.C., ed è stata realizzata dopo la suddivisione dell’Impero Romano tra Occidente ed Oriente. Alcuni del Lebanon’s Nabu Museum avevano comprato la struttura per poi donarlo allo stato siriano. Nel mosaico sono osservabili raffigurazioni che riguardano la guerra di Troia. Ma anche Eracle ha uno spazio nella narrazione figurativa: il racconto rappresentato mostra lo scontro tra il semidio e Ippolita, la regina delle amazzoni.