Come sono morti tutti insieme?
Nobuaki Mizumoto stava visitando il museo dei dinosauri nella sua città natale di Katsuyama, in Giappone, quando si è imbattuto in un fossile davvero incredibile: un branco di ben 259 pesci incastonato nello scisto calcareo ed esposto in un angolo senza particolare clamore. Il fossile di 50 milioni di anni era chiaramente straordinario: 259 minuscoli corpi di pesci con occhi, spine e persino pinne. Tutti tranne alcuni erano rivolti nella stessa direzione, come se fossero congelati durante una nuotata. Mizumoto non è specializzato in pesci o fossili, ma studia il comportamento collettivo delle termiti all’Arizona State University. Quando i pesci formano branchi, devono coordinare il loro nuoto, stare insieme senza scontrarsi l’uno con l’altro. Gli scienziati hanno scoperto altri fossili di gruppi di pesci, ma i pesci tendono a essere rivolti in ogni direzione, come ci si aspetterebbe se un banco di pesci fosse morto, fosse affondato sul fondo di un lago e fosse stato lentamente sepolto nei sedimenti. Gli esperti si sono chieste se i pesci fossero morti tutti nello stesso istante. Molto probabilmente la direzione che stavano prendendo quei pesci non sembra casuale e forse stavano scappando da qualche predatore.
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Il pesce fossilizzato, una specie estinta chiamata Erismatopterus levatus, visse circa 50 milioni di anni fa, in una serie di giganteschi laghi che un tempo coprivano Wyoming, Colorado e Utah. Oggi quella regione è conosciuta come la Green River Formation ed è la fonte di straordinari fossili di insetti, uccelli, pipistrelli, serpenti, primati e, naturalmente, pesci. Probabilmente questo banco di pesci è morto in massa, forse a causa di un’eruzione vulcanica, forse una massa d’acqua priva di ossigeno, forse solo uno sbalzo di temperatura, e dopo la morte è caduto sul fondo del lago ed è stato forse allineato da un’acqua attuale. Mizumoto e il suo team hanno proposto la possibilità di un improvviso crollo di una duna di sabbia, ma non tutti sono convinti di questa ipotesi.