Una gigantesca torre della centrale solare di Ashalim, nel deserto del Negev, a molti ricorca il celebre occhio di Sauron. Si tratta di una centrale termica che ha suscitato opinioni discordanti. Se per alcuni è ritenuta un’importante risorsa per la produzione di energia rinnovabile, per altri invece è uno spreco di soldi, oltre un problema per l’ambiente e per il paesaggio. Come riportato anche dal New York Times, somiglia ad un grattacielo uscito da un racconto distopico, un edificio colossale ed atipico in un’area popolata da greggi di animali. Alta oltre 240 metri, la torre ha una caratteristica che la rende unica al mondo. Il forte riflesso prodotto dalla sua sommità, ricorda infatti l’occhio di Sauron, famoso antagonista nella epica saga de “Il Signore degli anelli.”
Anche quattro anni fa, prima ancora che la struttura fosse operativa, in tanti erano perplessi su alcune immagini della torre, descritta da subito ”spaventosa”. Come se non bastasse, alcuni hanno segnalato come la luce riflessa sia in grado di infastidire ogni automobilista che percorri l’area. Ma non tutti hanno un opinione negativa, ma anzi motivo di vanto. Con la costruzione dell’infrastruttura, si sarebbero sviluppate tante infrastrutture e posti di lavoro, permettendo di risollevare l’economia di una zona pressoché desertica.