Lo scatto del James Webb rappresenta la prima volta l’accelerazione prodotta dalla luce delle stelle sulla polvere.
Una foto di un sistema binario, chiamato WR 140, e realizzata dal James Webb Telescope, ha sorpreso gli scienziati di tutto il mondo, spingendo alcuni ad ipotizzare la presenza di una megastruttura aliena. Si tratta di 17 anelli concentrici, molto probabilmente una serie di gusci di polvere prodotti dall’interazione nella coppia di stelle. WR 140 è un sistema binario che si trova ad una distanza di 6.065 anni luce nella costellazione del Cigno. Conosciuta anche come HD 193793, HIC 100287 o IRAS 20187+4341, la coppia si costituisce da una gigantesca stella, dal nome Wolf-Rayet, e da una stella supergigante blu ancora più grande, legata gravitazionalmente in un’orbita di 7,93 anni. Dalla stella WR 140 emergono periodicamente dei pennacchi di polvere che si prolungano per una distanza equivalente a migliaia di volte lo spazio che separa la Terra dal Sole. Questi pennacchi, che nascono dalla stella ogni 8 anni, hanno offerto agli astronomi un’opportunità unica per osservare come la luce delle stelle è in grado di influenzare la materia. “Puntualissimo, WR 140 produce un anello ogni 8 anni, che viene poi gonfiato nel vento stellare come un pallone,” ha spiegato Peter Tuthill, astronomo del Sydney Institute for Astronomy dell’Università di Sydney. “Otto anni dopo, quando la stella binaria ritorna nella sua orbita, compare un altro anello che scorre nel cosmo all’interno della bolla del precedente“.
Poiché le due stelle si trovano in orbite ellittiche anziché circolari, la produzione di polvere inizia e finisce quando la compagna binaria di WR 140 si avvicina e poi si allontana dal punto di minima distanza. Sulla base dei dati raccolti con altri telescopi dal 2006, il prof. Tuthill e colleghi hanno creato un modello 3D della geometria del pennacchio di polvere. Il modello è riuscito a spiegare perfettamente i bizzarri risultati ottenuti dal telescopio. Inoltre, gli astronomi hanno mostrato prove dirette dell’intensa luce stellare che penetra nella materia e la accelera, dopo aver tracciato titanici pennacchi di polvere generati dalle violente interazioni tra due stelle colossali in 16 anni. È noto che la luce proveniente dalle stelle produce una spinta sulla materia attraverso un fenomeno noto come “pressione di radiazione“. Gli scienziati hanno spesso osservato le conseguenze di questo fenomeno sotto forma di materia che viaggia ad alta velocità nello spazio, ma mai era stato individuato la formazione del processo. “È difficile osservare la luce delle stelle provocare un’accelerazione perché la forza si esaurisce con la distanza e altre energie prendono sopravvento,” ha spiegato Yinuo Han, scienziato dell’Institute of Astronomy della University of Cambridge. “Per osservare l’accelerazione ad un livello nel quale diventa misurabile, il materiale deve essere sufficientemente prossimo alla stella o la fonte di radiazione deve essere molto potente“. Gli scienziati hanno scoperto come la polvere non fuoriesce dalla stella con il vento ma che si condensa in un punto nel quale si incontrano i venti delle due stelle. Visto che la stella binaria orbitante è in costante movimento, anche il punto nel quale si urtano le due emissioni cambia. In pratica il pennacchio di polvere si avvolge in una spirale come le goccioline formano una spirale in un irrigatore in un giardino.