L’organizzazione sottolinea che le ondate di calore potrebbero raggiungere e superare i limiti fisiologici e sociali dell’essere umano in regioni come il Sahel, il Corno d’Africa e parte dell’Asia.
Le ondate di caldo saranno così estreme, in alcune regioni del mondo, che in pochi decenni la vita umana sarà insostenibile in alcune aree del nostro pianeta, secondo un rapporto pubblicato lunedì dall’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari e dalla Federazione Internazionale della Croce Rossa. Secondo il testo, nei prossimi decenni le temperature elevate potrebbero raggiungere e superare i limiti fisiologici e sociali degli esseri umani in regioni come il Sahel, il Corno d’Africa, nonché l’Asia meridionale e sudoccidentale. Le agenzie avvertono che le ondate di caldo estremo in queste regioni, dove i bisogni umanitari sono già elevati, causeranno diffuse sofferenze e perdite di vite umane, spingendo le persone ad emigrare e rafforzando ulteriormente le disuguaglianze. Il rapporto specifica che alcuni gruppi della popolazione saranno più colpiti dal caldo; si tratta di braccianti agricoli, anziani, bambini, donne in gravidanza e in allattamento che sono maggiormente a rischio di malattia e morte.
“In nessun luogo l’impatto è stato avvertito in modo più brutale che in paesi già sconvolti dalla fame, dai conflitti e dalla povertà“, ha affermato il sottosegretario generale delle Nazioni Unite per gli affari umanitari Martin Griffiths. In questo contesto, è ora necessaria un’azione immediata per prevenire il ripetersi di catastrofi termiche, afferma il rapporto. Tra i tanti provvedimenti, si prevede di fornire informazioni tempestive sulle ondate di calore per aiutare le persone e le autorità a prendere provvedimenti tempestivi e trovare modi nuovi e più sostenibili per finanziare politiche locale.