L’impianto fornirà riscaldamento alla regione settentrionale del paese.
Il primo progetto di riscaldamento a propulsione nucleare della Cina nord-orientale dovrebbe fornire calore questo inverno alle abitazioni di Hongyanhe, una città nella provincia di Liaoning. A riportarlo è il canale statale CGTN. Secondo quanto comunicato, l’unità 6 dell’impianto è diventata pienamente operativa ed è pronta a fornire riscaldamento ai residenti locali in un’area di 242.400 metri quadrati della città. L’impianto, che è costato quasi 90 miliardi di yuan (12,56 miliardi di dollari), è la più grande centrale nucleare in funzione della Cina e la terza più grande al mondo, con una capacità installata totale di 6,71 gigawatt (GW). Se tutte e sei le unità funzionano a pieno regime, l’impianto può generare 48 miliardi di kilowatt all’anno, che rappresentano circa il 20% del consumo energetico totale di Liaoning, l’equivalente di una riduzione delle emissioni di anidride carbonica di circa 39,93 milioni di tonnellate.
La realizzazione della struttura contribuirà a garantire l’approvvigionamento durante l’inverno nella regione, che l’anno scorso ha dovuto affrontare gravi interruzioni di corrente. Il riscaldamento nucleare è considerato una buona soluzione per le aree urbane interessate dall’aria inquinata e dai gas serra emessi dai combustibili fossili, poiché non rilascia anidride carbonica e riscalda le case in modo più efficiente, a seconda del mezzo. Nel frattempo, l’unità 2 della centrale nucleare di Taipingling, nella provincia meridionale del Guangdong, ha completato domenica l’installazione della sua cupola di contenimento. La decisione arriva in un momento in cui Pechino sta costruendo, in tempi rapidi, i propri reattori nucleari per espandere la produzione di energia pulita e spingere per l’indipendenza energetica in mezzo alle sfide energetiche globali.