Queste formazioni potrebbero svolgere un ruolo importante nel limitare gli effetti dei cambiamenti climatici.
Le foreste più estese del mondo non si trovano sulla terraferma, ma nelle profondità dell’oceano. Vere e proprie ”foreste sottomarine” si trovano sui fondali in tutto il mondo e, anche se non si tratta di alberi, offrono riparo e nutrimento alla vita sottomarina. Le alghe che compongono queste foreste catturano l’energia solare e l’anidride carbonica con la fotosintesi. Comprendere le dimensioni di queste formazioni non è semplice, viste le difficoltà nell’osservarle. Così in una nuova ricerca gli studiosi si sono affidati a milioni di registrazioni subacquee prodotte dalla letteratura scientifica, giungendo alla conclusione che queste foreste acquatiche ricoprono tra i 6 milioni e i 7,2 milioni di chilometri quadrati: un’area più estesa dell’Amazzonia.
Ogni anno queste formazioni sottomarine producono dalle 2 alle 11 volte più biomassa per area rispetto alle colture intense come quelle destinate al grano, riso e mais. Queste foreste, inoltre, sono in grado, di assorbire una quantità di carbonio pari all’Amazzonia, svolgendo un possibile ruolo nella mitigazione dei cambiamenti climatici.
Fonte: