Un fossile di adrosauro, un dinosauro erbivoro dal becco d’anatra, è stato trovato sporgente da una collina nel Parco provinciale dei dinosauri in Alberta, hanno affermato i ricercatori canadesi e dell’Università di Reading nel Regno Unito. I resti del dinosauro includevano gran parte della coda dell’animale e la sua zampa posteriore destra, con la probabilità che il suo intero scheletro possa ancora essere conservato all’interno della collina, hanno affermato i ricercatori. Mentre i fossili di adrosauri sono relativamente comuni in questa parte del mondo, ciò che rende unica la scoperta è che gran parte dello scheletro esposto del dinosauro è ricoperto da pelle fossilizzata, hanno sottolineato gli scienziati.
La “mummia del dinosauro” potrebbe fare più luce sull’aspetto e sull’anatomia generale dell’animale, hanno affermato gli scienziati, tra cui Brian Pickles dell’Università di Reading. “Questa è una scoperta molto eccitante e speriamo di completare lo scavo nelle prossime due stagioni sul campo. Sulla base delle piccole dimensioni della coda e del piede, è probabile che si tratti di un esemplare giovane”, ha detto il dottor Pickles. Il dinosauro potrebbe essere morto tra 77 e 75 milioni di anni fa, 10 milioni di anni prima dell’estinzione dei dinosauri.
“Sebbene i dinosauri adulti dal becco d’anatra siano ben rappresentati nella documentazione sui fossili, gli animali più giovani sono molto meno comuni. Ciò significa che la scoperta potrebbe aiutare i paleontologi a capire come sono cresciuti e sviluppati gli adrosauri”, ha aggiunto il dottor Pickles. La nuova scoperta suggerisce che potrebbe esserci ancora più pelle preservata all’interno della roccia che potrebbe fornire ulteriori informazioni sull’aspetto degli adrosauri. Recuperare l’intero scheletro potrebbe richiedere diversi mesi ed in seguito il fossile potrà essere preparato per lo studio in laboratorio per determinare le specie esatte di dinosauro dal becco d’anatra. Ciò, tuttavia, richiederebbe la scoperta di un fossile di teschio. “Sulla base delle dimensioni e della conservazione di questo esemplare, prepararlo completamente per la ricerca e l’esposizione potrebbe richiedere diversi anni”.