Dall’entroterra marchigiano fino al litorale, il maltempo non ha dato tregua alle Marche nelle ultime ore e, dopo una notte da incubo, si iniziano a tracciare le somme del disastro che ha investito la regione si dalla serata del 15 settembre. Secondo un primo bilancio riportato dalla Protezione Civile si conterebbero almeno sei morti e tre dispersi nei comuni investiti dall’ondata di maltempo violentissima, come non se ne vedevano da anni in queste zone. Basti pensare che nelle aree più colpite sono caduti in poche ore oltre 400 mm di pioggia con il risultato che diversi corsi d’acqua sono esondati. A farne le spese sono stati in primis diversi paesi dell’entroterra settentrionale come Cantiano e Sassoferrato, ma anche Serra Santabbondio e Arcevia, Serra de Conti e Barbara e poi, a causa della piena che ha raggiunto il litorale, anche Senigallia, dove dopo le 23 il Misa ha rotto gli argini iniziando ad allagare completamente il centro storico.
Il presidente della Regione Francesco Acquaroli ha seguito “dalla sala della Protezione Civile Regionale, insieme a tutte le altre Autorità, l’evolversi della gravissima crisi meteorologica e l’azione di soccorso di tutti gli operatori. Sono momenti di estrema apprensione,” ha sottolineato con una dichiarazione pubblicata sui social. Vi sono intere aree prive di corrente elettrica o nelle quali la linea va e viene e blackout intermittenti stanno interessando anche la linea internet e le reti telefoniche. Riccardo Pasqualini, sindaco di Barbara, piccolo comune della provincia di Ancona ha scritto sui social: “In poco tempo le vie cittadine si sono trasformate in fiumi. “Che Dio ci aiuti. La situazione “sia lato Castelleone sia lato Serra de Conti, è veramente drammatica e tragica. Invito, se non assolutamente urgente e necessario, di non uscire e di non utilizzare la macchina, e’ troppo pericoloso e a rischio vita“. Conseguentemente ha firmato un’ordinanza per prevedere l’immediata chiusura, per la giornata odierna, delle scuole di ogni ordine e grado. Una decisione presa anche da molti colleghi degli altri centri alluvionati.
Del resto nelle ore più difficili e drammatiche ai cittadini è stato chiesto di rifugiarsi se possibile ai piani alti degli edifici per sfuggire all’ondata di piena che, in comuni come Cantiano e Senigallia ha raggiunto i primi piani. La zona ‘epicentro’ di questa ondata di maltempo è dunque quella compresa tra le province di Ancona e Pesaro Urbino. Sul posto lavorano senza sosta da ore gli uomini della Protezione Civile insieme a Vigili del Fuoco, Carabinieri, Polizia e mezzi del 118. La situazione è drammatica.