Che l’estate 2022 sia stata una delle peggiori che possiamo ricordare è fuori discussione; tra caldo anomalo, afa e siccità abbiamo vissuto momenti terribili dati dalle temperature che spesso hanno superato i 40 gradi, lasciando letteralmente senza fiato. Ma dagli scienziati è arrivata la conferma: la lunga estate 2022 che sta finalmente volgendo al termine è stata, in termini di siccità, la peggiore da 500 anni a questa parte, almeno per quanto riguarda l’Europa. Superata solo dall’ondata di caldo estremo vissuta nel 1540 per un periodo di ben 11 mesi.
Le immagini dal satellite Sentinel 2 impiegato nel programma europeo di osservazione della Terra Copernicus, gestito da Commissione Europea e Agenzia Spaziale Europea (Esa) mostrano molte regioni che nel giro di due mesi sono passate dal verde al marrone. Soprattutto nelle aree sud-orientali della Gran Bretagna, in Francia settentrionale e in Germania, Polonia ed Europa orientale.
Secondo l’Osservatorio Globale sulla Siccità il mese scorso ben il 47% dell’Europa era in condizioni allarmanti, soprattutto per la mancanza di umidità del suolo che ha comportato grossi danni alla vegetazione. Così come a preoccupare è stato il livello di acqua nei fiumi, compresi grossi fiumi come Danubio, Po e Reno, che è stato talmente basso da non consentirne la navigazione.
Come detto, peggio dell’estate 2022 solo quella del 1540, quando la siccità fu ancora più grave data la durata del caldo di 11 mesi; i giorni di pioggia in quell’anno sono stati in meno di ben 90-95 rispetto alla media dell’Europa occidentale e centrale del XX secolo.
E se quest’anno il livello dell’acqua nei fiumi è diminuito, nel 1540 la portata di alcuni di essi come Reno ed Elba è scesa addirittura del 90% e i corsi d’acqua più piccoli furono addirittura prosciugati completamente. Speriamo che questo inverno sia migliore.