Non esiste forse cosa più triste che assistere all’estinzione di una specie animale; è per questo che la notizia diffusa dalla Royal Entomological Society è stata accolta con grande gioia da tutti gli amanti degli animali.
Nei cieli inglesi è tornata a volare la Maculinea arion, la grande farfalla blu dichiarata estinta nel 1979. Due anni dopo poi in Europa è iniziata la lotta per reintrodurla in natura attraverso i bruchi provenienti dalla Svezia e ricreandone l’habitat naturale. Compresa la coltivazione delle piante a lei adatte, ben 12 specie di orchidee, piante di pulsatilla e brunella gialla che hanno attirato anche alcuni insetti essenziali per la proliferazione della grande farfalla blu come le formiche Myrmica. Questo perché le femmine di questa farfalla depongono le uova da cui escono bruchi che emanano una sostanza che li rende simili alle Myrmica le quali li scambiano per loro simili e se ne prendono cura nel formicaio per circa 10 mesi fino a che i bruchi si trasformano in crisalidi.
Nikki Jeffery, direttore esecutivo del Prince of Wales’s Charitable Fund ha dichiarato a in un comunicato: “Questo progetto è stato un ottimo esempio di ciò che il ripristino sensibile dell’habitat può ottenere” mentreJeremy Thomas professore emerito di Ecologia all’Università di Oxford ha aggiunto: “Il successo senza precedenti di questo progetto è la testimonianza di cosa una collaborazione su larga scala tra ambientalisti, scienziati e volontari può raggiungere. La sua più grande eredità è quella di dimostrare che possiamo invertire il declino delle specie minacciate a livello globale una volta che avremo capito i fattori trainanti”.
Infine David Simcox della Royal Entomological Society ha sottolineato: “La più grande sfida che ci attende è garantire questa proliferazione in un clima caldo e sviluppare strategie per mitigare gli impatti di eventi meteorologici estremi”.
Intanto è stato raggiunto un gran traguardo.