La tomba era costruita come un grande foro conico di un metro di diametro, sigillato con una grande roccia naturale del peso di oltre mezza tonnellata.
Una tomba di 3.000 anni è stata scoperta nel Complesso Archeologico di Pacopampa, situato nel dipartimento di Cajamarca, nel nord del Perù. Ad annunciarlo è stato il Ministero della Cultura. La tomba si presenta con un grande foro conico di un metro di diametro, sigillato con una grande roccia naturale dal peso di oltre mezza tonnellata. All’interno conteneva offerte che includevano un corredo di oggetti esotici, collane di perle di conchiglie (bianche) e malachite (verde), e orecchini in pietra semipreziosa.
Secondo l’istituto, questa tomba appartiene al cosiddetto “Sacerdote dei Pututos“, un personaggio morto tra i 25 ei 35 anni, accompagnato da diversi “pututos“. I pututos, spiega il ministero della Cultura, sono manufatti musicali e rituali a forma di trombe, realizzati con grandi conchiglie, provenienti dalle coste di Tumbes e Guayaquil (Ecuador). I pututo scoperti a Pacopampa sono più antichi di quelli trovati in passato a Kuntur Wasi, altri siti archeologici di Cajamarca, e a Chavín de Huántar, nel dipartimento di Ancash. Secondo i dati, la tomba appena scoperta risale all’anno 1.000 a.C., quindi più antica delle celebri sepolture della “Signora di Pacopampa” e dei “Sacerdoti del Serpente Giaguaro”, entrambi rinvenuti insieme ad offerte d’oro, ceramiche, tra gli altri oggetti, databili dal 700 al 600 a.C. Questi altri personaggi sono stati trovati dagli stessi ricercatori rispettivamente nel 2009 e nel 2015. Gli studi presso il Complesso Archeologico di Pacopampa, considerato il più importante ed esteso degli altopiani settentrionali del Perù, sono stati condotti da un team di ricercatori peruviani e giapponesi da 17 anni, nell’ambito dell’accordo di Cooperazione Internazionale, a cui partecipa l’Universidad Nacional Mayor di San Marcos e il Museo Etnografico del Giappone. L’ultima scoperta è stata presentata dai direttori del progetto Yuji Seki e Daniel Morales.
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