Il getto prodotto da NGC 2663 ha un’estensione pari a 50 volte quella della galassia stessa.
É un fenomeno record quello osservato a soli 93 milioni di anni luce di distanza dal nostro pianeta, nella galassia NGC 2663, nel nostro ”circondario intergalattico”. Si tratta di un getto relativistico, il più potente mai osservato. Osservabile nell’emisfero meridionale, NGC 2663 può essere avvistata anche grazie ad un telescopio di media potenza, mostrandosi come una classica galassia ellittica. In realtà, questo ammasso presenta diverse caratteristiche peculiari, tra le quali la presenza di una quantità di stelle superiore di dieci volte rispetto alla nostra galassia. La scoperta del getto relativistico è dovuta alle osservazioni dell’Australian Square Kilometer Array Pathfinder (ASKAP), nell’Australia dell’ovest. Si tratta di una rete di 36 antenne radio collegate che compongono un unico gigantesco telescopio, uno dei più potenti dell’intero emisfero meridionale.
Grazie alle onde radio registrate da ASKAP, è stato possibile analizzare il centro attivo della galassia NGC 2663, che mostra un doppio getto relativistico di dimensioni enormi: secondo la ricerca, si tratta di un’emissione dalla lunghezza di circa 1 milione di anni luce, da capo a capo. La grandezza della formazione è pari a 50 volte quella della stessa galassia dal quale viene prodotto e, se fosse visibile ad occhio nudo, apparirebbe sul nostro pianeta più grande della Luna, benché sia lontanissimo. La scoperta potrebbe rappresentare un primo passo per comprendere il ciclo di nascita, evoluzione e morte delle galassie, e comprendere l’evoluzione della nostra che anch’essa ospita un buco nero, il Sagittarius A.
Fonte: https://www.space.com/massive-black-hole-jet-discovered