Lo smartphone è ormai entrato a far parte della nostra vita ed è un oggetto irrinunciabile per chiunque; ma sapete che un uso sconsiderato può renderlo dannoso? Sapete che produce radiazioni? Ogni anno gli esperti stilano una classifica per stabilire, tra le decine di modelli che escono di continuo, quale ne emetta di più.
Ad occuparsene è l’Ufficio federale tedesco per la protezione dalle radiazioni, il Bundesamt für Strahlenschutz,che ha creato un database e lo aggiorna costantemente indicando per tutti gli smartphone presenti sul mercato i relativi indici Sar, Specific absorption rate, cioè “l’unità di misura che rappresenta la quantità di energia elettromagnetica assorbita dal corpo quando si utilizza un dispositivo mobile”. In pratica viene calcolata la quantità di onde espressa in Watt assorbita dal corpo umano in Kg in una certa unità di tempo, che si aggira intorno a circa 6 minuti.
Per essere nella norma nessun modello di smartphone dovrebbe superare i 2 Watt per chilogrammo, vediamo come si compone la classifica. Sul podio per demerito troviamo il Motorola Edge con 1,79 watt di radiazioni per chilogrammo all’orecchio e 1,68 W/kg al corpo. Al di fuori dell’Italia diversi modelli Allview, come il P7 Pro con 1,82 W/kg e X4 Soul con 1,65 W/kg. Proseguendo nella classifica troviamo poi lo Zte Axon 11 5G con 1,59 W/kg, a seguire Asus ZenFone 6 con 1,57 W/kg, OnePlus 6T con 1,55 W/kg, Sony Experia AX2 Plus con 1,41 W/kg e Google Pixel 3 XL e 3A XL con 1,39 W/kg. Sebbene siano indici molto alti, restano comunque al di sotto della soglia massima stabilita dalla UE.
Alessandro Polichetti del Centro nazionale per la difesa dalle radiazioni e la fisica computazionale comunque assicura che “la maggior parte degli studi sugli uomini esclude conseguenze per la salute. Solo in alcuni casi si è visto un aumento di gliomi e neurinomi del nervo acustico”.