Spazio: un nuovo studio rivela quanti anni ha il Sole e quando morirà, ecco cosa ci aspetta

anni e morte del sole
Fonte: Twitter/@ABenassuti

Tutti sappiamo che dipendiamo dalla luce del sole, che sostiene noi, la flora e la fauna e che se si spegnesse sarebbe la fine della vita per come la conosciamo. Ma il sole, può spegnersi? E da quanti anni illumina e scalda la nostra Terra? A rispondere a queste domande ci hanno provato gli scienziati   dell’ESA, European Space Agency con il satellite Gaia, partito in missione nel 2013.

In questi anni Gaia ha raccolto grandi quantità di dati relativi ai miliardi di stelle presenti nella nostra galassia e nelle immediate vicinanze del nostro pianeta, come temperatura, dimensioni, massa e luminosità, valutandone ogni variazione.

Al momento si trova a 930.000 miglia dalla Terra, e ha calcolato che il Sole ha un’età di circa 4,57 miliardi di anni e raggiungerà la sua temperatura massima, oltre la quale non potrà andare, al raggiungimento degli 8 miliardi di anni dopodiché comincerà un processo inverso di raffreddamento.

Verso i 10 o 11 miliardi di anni poi il Sole diventerà una gigante rossa e poi una fredda nana bianca. Di cosa si tratta lo spiega Focus: “Una gigante rossa è una stella di dimensioni enormi, anche se di massa relativamente piccola (perché è la sua massa originale che si è “espansa”): è la penultima fase della vita di una stella come il Sole, mentre una nana bianca è ciò che rimane alla fine di tutto”.

E riporta le parole dell’astronomo Albert Zijlstra, dell University of Manchester, UK, uno dei ricercatori: “Quando una stella muore produce una specie di involucro composto da materiale espulso dal suo nucleo, per circa metà della sua massa. Questo involucro dà modo di osservare il nucleo della stella proprio nel momento in cui sta finendo il combustibile: il nucleo caldo fa brillare l’intero guscio per circa diecimila anni, un tempo che in termini astronomici è breve, ma sufficiente per rendere molto visibile la stella morente. Alcune sono così luminose che possono essere viste da decine di milioni di anni luce di distanza”.