Recuperato un rostro in bronzo di una nave romana dell’antico Impero Romano [VIDEO]

rostro in bronzo
Fonte: archeologiavocidalpassato

Quanti tesori saranno custoditi sotto il mare possiamo solo immaginarlo, e a darcene una minima idea sono i ritrovamenti che ogni tanto vengono effettuati da sub e addetti ai lavori. Come quello dei giorni scorsi, nel mare di Levanzo, in Sicilia, a 80 metri di profondità, durante un’operazione di recupero effettuata dal nucleo carabinieri Tutela patrimonio culturale di Palermo in collaborazione con la Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana e l’organizzazione “Rpm Nautical Foundation”.

L’operazione di recupero rientra nell’ambito di una più vasta attività di prevenzione dei siti archeologici marini allo scopo di difendere e conservare il patrimonio culturale siciliano.

Il relitto è un rostro in bronzo di una nave romana, una sorta di sperone che veniva applicato alla prua delle navi da guerra allo scopo di allontanare o sventrare le navi nemiche, risalente al III secolo dopo Cristo. Questo si va ad aggiungere ad altri 23 reperti simili recuperati negli stessi fondali, come nove elmi in bronzo, centinaia di anfore e reperti vari di uso comune, molti dei quali attribuibili alla battaglia delle Egadi, lo scontro navale conclusivo della prima guerra punica.

Francesco Forgione, sindaco di Favignana, ha commentato: “Un altro momento importante che testimonia l’impegno profuso negli anni dalla Soprintendenza del Mare per il recupero dei rostri della battaglia delle Egadi. Un altro reperto che arricchisce l’esposizione museale dell’ex Stabilimento Florio e valorizza un patrimonio storico e culturale che è parte dell’identità del nostro arcipelago”.

Il Soprintendente Sebastiano Tusa aveva commentato durante uno dei ritrovamenti: “E’ un risultato eccezionale sia sotto il profilo scientifico poiché aggiunge altri reperti a quelli già noti e recuperati che certamente potranno apportare nuovi dati tipologici, tecnici e epigrafici decifrando le iscrizioni che certamente si trovano sui nuovi rostri”.

Sicuramente altri tesori verranno alla luce nei prossimi anni.