Mentre ancora combattiamo contro il Covid e cerchiamo di capire come evitare che anche il Vaiolo delle scimmie inizi a mietere vittime, ecco arrivare l’influenza australiana, nome con cui è noto il virus influenzale H3N2.
Il primo caso è stato registrato in Italia, a Genova, dove un ragazzo è arrivato al pronto soccorso accusando alcuni sintomi che hanno allarmato i sanitari quali febbre alta, mal di gola, tosse grassa, dolori ossei e malessere generale. Il virus è stato osservato inizialmente in Australia e i media hanno spiegato che oltre ad avere gli stessi sintomi del covid, in realtà sarebbe una sua conseguenza in quanto trattasi di un’infezione virale che si è sviluppata anche a causa del calo di difese immunitarie legato a lunghi periodi di isolamento. In Australia infatti questi sono durati più a lungo che da noi, come più a lungo dura questa influenza.
Giancarlo Icardi, direttore dell’unità operativa di Igiene dell’ospedale policlinico San Martino dove è stato ricoverato il giovane, ha spiegato: “Il riscontro di virus influenzale, seppur sporadico, in un periodo estivo indica l’utilità di una continua sorveglianza virologica e la necessità di considerare anche l’influenza nei percorsi diagnostici delle infezioni respiratorie acute, anche nell’epoca del Covid19. Questo caso deve far riflettere sull’importanza per i soggetti a rischio di vaccinarsi a iniziare da ottobre contro l’influenza con il vaccino aggiornato che conterrà il ceppo H3N2 antigenicamente simile al virus identificato a Genova”.
Il presidente della Regione e assessore alla Sanità Giovanni Toti dal canto suo ha sottolineato: “Ancora una volta il Laboratorio di Igiene del Policlinico San Martino diretto dal professor Icardi dimostra di essere un’eccellenza sanitaria della nostra Regione. Dopo il lavoro svolto durante l’emergenza Covid, i nostri professionisti stanno lavorando anche sul virus dell’influenza, che, specie nei soggetti fragili, può determinare gravi conseguenze. Per questo è importante mantenere alta l’attenzione e sottoporsi al richiamo annuale contro l’influenza: anche quest’anno in autunno partirà la nostra campagna vaccinale con uno sforzo ulteriore del personale sanitario che continua a lottare, oggi con armi ormai collaudate come i vaccini, contro la pandemia”.