L’evoluzione sta consentendo allo squalo dalle spalline di percorrere notevoli distanze sulla terraferma resistendo meglio al riscaldamento dei mari e all’aumento delle temperature.
Una particolare specie di squalo di piccole di dimensioni sta sviluppando la straordinaria capacità di camminare sulla terraferma per difendersi meglio dagli effetti del riscaldamento del mare. Chiamato squalo spallina (Hemiscyllium ocellatum), popola le barriere coralline poco profonde tra l’Australia e la Nuova Guinea. Lo squalo è in grado di camminare percorrendo una distanza di 30 metri sulla terraferma attraverso le pinne a forma di paletta e sopravvivere alla mancanza di ossigeno fino a due ore. A spiegarlo è un team di biologi della Florida Atlantic University (FAU), secondo i quali queste straordinarie capacità permettono agli squali che popolano la barriera corallina di vivere in condizioni sempre più ostili all’aggravarsi dei cambiamenti climatici. La specie nuota in acqua a basse profondità in zone dove i coralli sono numerosi e si è adattata a sopravvivere anche in aree senza d’ossigeno.
Per gli esperti, questo squalo potrebbe resistere a quasi tutte le condizioni difficili previste nel 21° secolo, essendo in grado di camminare per lunghi tratti sulla terraferma per raggiungere ambienti più adatti alla vita. Nel 2013, gli esperti in Indonesia scoprirono che usano le pinne per “camminare” anche sul fondo dell’oceano, dove si alimentano di pesci e crostacei. Nel 2020 un’ulteriore ricerca, condotta dall’Università del Queensland, rivelò come almeno nove specie di squali usassero le pinne per camminare in acque poco profonde, ma l’elemento che caratterizza questo squalo è la resistenza all’ipossia. La scoperta rappresenta un passo importante per comprendere come i cambiamenti climatici condizionino l’evoluzione degli animali.