Gli astronomi hanno trovato prove inequivocabili di anidride carbonica nell’atmosfera di un esopianeta.
Un team di oltre 30 scienziati analizzando lo spettro dell’esopianeta gigante gassoso Wasp 39b ha trovato un chiaro segnale di abbondanza di anidride carbonica nell’atmosfera. Wasp 39b è un pianeta gigante gassoso in orbita attorno a una stella simile al Sole a circa 700 anni luce dalla Terra. È all’incirca massiccio come Saturno, ma 1,3 volte più grande di Giove, un “gonfiore” dovuto alla temperatura estrema di Wasp 39b; misura circa 1.600 gradi Fahrenheit, orbitando attorno alla sua stella a una distanza più vicina del pianeta Mercurio al nostro Sole. Studie effettuati in precedenza utilizzando i telescopi spaziali Hubble e Spitzer avevano rilevato sodio, potassio e vapore acqueo nell’atmosfera dell’esopianeta, ma questa è la prima volta che l’anidride carbonica – un gas serra e, almeno sulla Terra, un prodotto del metabolismo animale – è stata chiaramente identificata in un mondo lontano. “Le precedenti osservazioni di questo pianeta con Hubble e Spitzer ci avevano dato suggerimenti allettanti che l’anidride carbonica potrebbe essere presente“, ha detto Batalha. “I dati di JWST hanno mostrato una caratteristica inequivocabile di anidride carbonica che era così prominente che praticamente ci stava urlando contro“.Utilizzando il Near Infrared Spectrograph (NIRSpec) su JWST, il team ha ottenuto uno “spettro di trasmissione” ad alta risoluzione che mostra la luce trasmessa attraverso l’atmosfera di WASP-39b separata nelle lunghezze d’onda dei suoi componenti. Batalha ha detto che i dati hanno prodotto “curve di luce” e hanno dimostrato che lo strumento NIRSpec sta superando le aspettative per la spettroscopia di trasmissione. Questo fa ben sperare per le osservazioni future di altri pianeti, che dovrebbero avere anidride carbonica nelle loro atmosfere (quando hanno atmosfere).
Misurazioni accurate dell’anidride carbonica possono aiutare gli scienziati a comprendere meglio l’evoluzione degli esopianeti come Wasp 39b, come la quantità di materiale solido rispetto a quello gassoso coinvolto nella sua formazione. Ma la misurazione suggerisce anche le capacità dei telescopi Webb di decifrare le atmosfere di pianeti rocciosi più piccoli e più simili alla Terra. Pianeti in cui la vita come la conosciamo potrebbe prosperare, lasciando segni rivelatori della sua presenza nell’atmosfera di un esopianeta.