Trasportare del gas può essere molto pericoloso e anche difficile, per questo motivo alcuni scienziati hanno cercato un modo per ovviare al problema, e si sono occupati di trasporto e stoccaggio dell’idrogeno, utilizzato come fonte energetica soprattutto da auto e trasporti in generale.
Dopo circa trent’anni di ricerche, studi e prove, il team guidato dal professor Ying Chen è riuscito a “immagazzinare gas in uno speciale nanomateriale a temperatura ambiente”. Leggiamo il procedimento su Focus: “L’ingrediente chiave del nuovo metodo australiano è la polvere di nitruro di boro: questa sostanza viene posizionata all’interno di un mulino a biglie– una specie di macinino con sfere di acciaio inox all’interno – insieme ai gas che deve separare e catturare. Mano a mano che il mulino gira, la collisione tra le biglie di acciaio e la polvere di nitruro di boro scatena una reazione meccano-chimica che fa sì che un gas venga assorbito dalla polvere”.
Quali sono i vantaggi di questo metodo? Il trasporto e lo stoccaggio sono più sicuri ma soprattutto più economici di quelli utilizzati finora, quando il gas doveva essere sottoposto ad un procedimento costoso per essere separato dall’aria.
Il Dott. Srikanth Mateti che ha affiancato il professor Ying Chen ha spiegato: “La polvere di nitruro di boro può essere riutilizzata più volte per eseguire lo stesso processo di separazione e stoccaggio del gas ancora e ancora. Non ci sono scarti e il processo non richiede prodotti chimici aggressivi e non crea sottoprodotti. Il nitruro di boro stesso è classificato come una sostanza chimica di livello 0, qualcosa che è considerato perfettamente sicuro. Ciò significa che si può immagazzinare idrogeno ovunque e utilizzarlo ogni volta che è necessario”.
Anche se, sottolineano i ricercatori, bisogna mettere a punto il meccanismo del mulino a biglie: “È un punto debole del sistema, poiché se si creano delle reazioni chimiche troppo forti le molecole di gas vengono distrutte”.