Consumare tanta verdura fa bene…o male? Alcune ricerche spiegano i motivi

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Fonte: Pexels/Engin Akyurt

Da anni ci sentiamo dire che le verdure fanno bene alla salute e che bisognerebbe mangiarne molte per stare bene e anche per dimagrire; un recente studio invece sembrerebbe sfatare questo mito, la verdura non fa bene a tutti che possono mangiarne a sazietà in maniera indistinta. Vediamo cosa dicono gli studiosi.

Secondo uno studio condotto presso la University of Oxford, assieme all’Università di Hong Kong, e la University of Bristol, l’assunzione di verdure potrebbe portare allo sviluppo di alcune malattie cardiovascolari. O meglio, in individui sani le malattie sarebbero ridotte del 15%, mentre su altri mangiare verdure sarebbe negativo. I fattori da tenere in considerazione in tal senso sarebbero: l’estrazione socio-economica, lo stato nutrizionale, lo stato generale di salute e ovviamente il livello di attività fisica. Perché? Principalmente perché chi ha uno stipendio basso, tenderà a dedicare poco del suo budget all’acquisto di alimenti sani e quindi più costosi, prediligendo il classico ed economico cibo spazzatura. Quindi non è la verdura in sé a fare bene, ma tutto lo stile di vita che l’accompagna.

Ci sono comunque, secondo alcune correnti di pensiero, alcune verdure e ortaggi che sarebbe meglio limitare come ad esempio le melanzane. Queste essendo carenti di proteine e con elevato contenuto di carboidrati, contengono anche solanina, come le patate e i peperoni, una sorta di veleno prodotto dalla pianta contro i predatori che in grosse quantità causerebbe problemi gastrointestinali. I piselli, come anche il mais, innalzano troppo velocemente la glicemia causando pericoli picchi nel sangue; in più contengono ftalati che impediscono l’assorbimento di altre sostanze nutritive. Come in ogni cosa la verità sta sempre nel mezzo, tutti i cibi sono utili se mangiati con moderazione e una dieta varia, accompagnata da un po’ di attività fisica, è l’ideale per chiunque.