Olfatto delle locuste: sono in grado di smascherare le cellule malate di cancro

olfatto delle locuste
Fonte: Twitter/@ReviloOliver4

Un aiuto dagli animali per la cura del cancro; è quanto emerge da uno studio guidato dall’Università statale del Michigan, Stati Uniti e presente sulla piattaforma BioRxiv, che accoglie articoli in attesa della revisione della comunità scientifica. Secondo lo studio le locuste in particolare riuscirebbero, tramite il loro speciale olfatto, a scoprire le cellule malate del cancro presenti nel respiro dei pazienti e di distinguerne anche le   diverse tipologie. Leggiamo infatti nel trattato:

L’analisi del respiro è una tecnica di rilevamento della malattia non invasiva che mira a caratterizzare la composizione chimica volatile del respiro esalato, che rappresenta le sostanze chimiche volatili presenti nel sangue e nelle vie aeree all’interno del corpo. Si presume che i cambiamenti indotti dal cancro nei campioni di respiro siano rilevabili nelle fasi iniziali della malattia e studi recenti hanno supportato la possibilità di una diagnosi precoce del cancro analizzando i COV (composti organici volatili ndr) nel campione di respiro umano esalato”.

Ma questo a cosa porterebbe? Spiegano: “I pazienti possono essere potenzialmente sottoposti a screening precoce, non invasivo e periodico identificando composizioni volatili uniche del respiro esalato indicative di cancro. I sistemi sensoriali olfattivi degli insetti sono estremamente potenti e si sono evoluti per rilevare basse concentrazioni di molecole di gas e piccoli cambiamenti nella composizione delle miscele di gas”.

Trovare il modo di utilizzare questi potenti recettori olfattivi sarebbe un grande passo avanti per la lotta al cancro. Christopher Contag, uno degli autori dello studio, ha commentato: “La diagnosi precoce del cancro è fondamentale e dovremmo usare ogni possibile strumento per arrivarci, che sia progettato in laboratorio o fornitoci da milioni di anni di selezione naturale. Se avremo successo il cancro sarà una malattia curabile”.