In poche ore caduti i tre quarti delle precipitazioni di un anno intero.
Una quantità di pioggia senza precedenti ha innescato una serie di gravi inondazioni nel Parco nazionale della Death Valley in California, costringendo il personale a chiudere i cancelli di ingresso e di uscita, lasciando almeno 1.000 persone bloccate all’interno dell’area. A spiegarlo è, in un post, il National Park Service. Il diluvio di venerdì ha portato quasi tre quarti delle precipitazioni di un anno in un’area celebre per il suo clima torrido, che presenta una piovosità media annua di 5 centimetri. Circa 60 veicoli dei visitatori e del personale sono stati sepolti nel fango e detriti mentre circa 500 turisti e 500 lavoratori del parco sono rimasti intrappolati. Finora non si registrano feriti. Il Dipartimento dei trasporti della California ha stimato che saranno necessarie dalle quattro alle sei ore per aprire una strada per consentire ai visitatori di lasciare il parco.
Secondo il fotografo John Sirlin, la pioggia è iniziata intorno alle 2 del mattino. I video e le foto pubblicati da Sirlin sui social media mostrano l’acqua che scorre accanto a palme cadute e automobili intrappolate dai detriti. Oltre ai veicoli sepolti, “le piogge alluvionali hanno spinto i cassonetti verso le auto parcheggiate, danneggiandole”, secondo i funzionari del parco. Anche alcune strutture del parco, comprese camere d’albergo e uffici commerciali, sono state allagate mentre è saltato anche il sistema che fornisce acqua ai residenti e agli uffici.