Momenti di paura nella mattinata del 9 agosto sul versante del Monte Pelmo, sulle Dolomiti di Zoldo, interessato da un improvviso ed esteso distacco di roccia che ha portato all’innalzamento di una fitta nube di polvere, visibile anche a diversi chilometri di distanza. I fatti si sono verificati tra le 7 e le 8 e subito sul luogo della scarica di rocce sono intervenuti gli uomini del Soccorso alpino della Val Fiorentina che hanno avviato una prima verifica ed escluso la presenza di persone coinvolte. Altre verifiche sono state effettuate in volo, via elicottero.
Segnalazioni della nube di polvere sono giunte dalla Val Boite e dalla Val Zoldana, conseguenza del distacco avvenuto nell’area compresa tra passo Staulanza e forcella Val D’Arcia. Le persone che si trovavano presso lo Staulanza e il Città di Fiume, i due rifugi della zona, hanno distintamente avvertito il rumore legato al crollo. Il Cnsas di Belluno, che ha effettuato le prime valutazioni, ritiene che il distacco sia avvenuto in una zona già a rischio: qui infatti il 31 agosto del 2011, un grande crollo provocò la morte di Alberto Bonafede e Aldo Giustina, due soccorritori impegnati in un intervento sulla via Simon Rossi. Come rilevato, infine, il materiale roccioso non ha interessato il sentiero sottostante, arrivando e depositandosi sul ghiaione.