Messico: riportati alla luce antichi rilievi olmechi

Gli archeologi hanno scoperto due antichi rilievi raffiguranti sovrani Olmechi.

Gli Olmechi sono la prima civiltà mesoamericana conosciuta (nota anche come la “cultura madre” della Mesoamerica). Il nome ‘Olmec’ deriva dalla parola nahuatl: Ōlmēcatl o Ōlmēcah, che significa ‘gente di gomma’. La scoperta è stata fatta a Tenosique, un comune nello stato di Tabasco, in Messico, e risale al tardo orizzonte olmeco (900-400 aC) durante il periodo formativo. I rilievi sono realizzati in pietra calcarea e hanno un diametro approssimativo di 1,4 metri. Entrambi hanno un’iconografia simile, mostrando una grande faccia di forma quadrata con un diadema e glifi associati alla figura del giaguaro.

Messico: riportati alla luce antichi rilievi olmechi.

Sotto il viso ci sono un paio di braccia incrociate, mentre le impronte possono essere viste sui lati. Gli archeologi hanno stabilito che i rilievi provengono dalla regione del Medio Usumacinta, situata tra la foce del fiume Chacamax fino all’Usumacinta e la foce del fiume San Pedro. Sulla base di rilievi simili trovati a Balancán e Villahermosa, i ricercatori ritengono che rappresentino governanti locali che eseguono il contorsionismo rituale. Questo viene fatto adottando una posizione che riduce il flusso di sangue e ossigeno al cervello per raggiungere uno stato di trance. Il team suggerisce che i Maya adottarono questo tipo di stilismo olmeco per altari in siti come Caracol a Belsize, in particolare i rilievi circolari dei contorsionisti dopo che le pianure costiere di Tabasco subirono un processo di “Mayanizzazione” intorno al 500-300 aC.. I rilievi devono essere trasferiti al Museo del sito di Pomoná che ospita un simile rilievo olmeco di Ejido Emiliano Zapata.