A tutti è capitato di soffrire di ganglioneuralgia sfenopalatina, un nome complicato per indicare il più noto mal di testa da gelato, quella sensazione di dolore alla testa che viene ogni volta che mangiamo o beviamo un alimento freddo troppo velocemente. Per fortuna il dolore dura pochi minuti, ma perché accade? A cosa è dovuto? Quando i vasi sanguigni del palato avvertono una sostanza fredda che arriva troppo velocemente, si restringono immediatamente, salvo poi dilatarsi nuovamente quando la temperatura della bocca torna alla normalità.
I recettori del dolore che si trovano sul palato riscontrano questa vasodilatazione e inviano così un segnale al nervo trigemino, quello che normalmente veicola gli stimoli percepiti sul volto. Il cervello è così tratto in inganno perché pensa che il dolore provenga dalla fronte anziché dal palato, così avvertiamo quel dolore tipico della cefalea, che però, come abbiamo specificato, dura pochi minuti. Il dolore può essere localizzato al centro della fronte, in entrambe le tempie oppure su un solo lato del capo, ed è avvertito come una fitta, raramente come un’oppressione o una pulsazione.
C’è un rimedio al mal di testa da gelato? Certo, oltre ovviamente cercare di evitare di bere o mangiare alimenti congelati troppo velocemente, possiamo alleviare il dolore bevendo un liquido a temperatura ambiente, premendo la lingua contro il palato per recare calore o ancora possiamo coprire la bocca e il naso con le mani a coppa e respirare rapidamente con la bocca per apportare un flusso di aria calda sul palato. La prossima volta che vorrete gustare un gelato o una bella bibita ghiacciata per rinfrescarvi, ricordate di farlo lentamente per dare tempo al palato di abituarsi alla diversa temperatura.
