Sperimentato un nuovo farmaco capace di riparare i danni causati dall’ictus, ecco lo studio

nuovo farmaco cura ictus
Fonte: Twitter/@FrancoScarsell2

Nuove speranze per combattere il terribile ictus, che può provocare danni a livello cerebrale anche importanti, e non solo. Un nuovo farmaco sta affrontando la fase di sperimentazione su esseri umani dopo aver dato ottimi risultati durante lo studio e l’utilizzo sugli animali. Si chiama NVG-291-R e secondo uno studio pubblicato sulla rivista Cell Reports e condotto dai ricercatori dell’Università di Cincinnati in collaborazione con la Case Western Reserve University,   sembra che  possa  aiutare a riparare i danni causati da ictus ischemico.

Una delle autrici dello studio, Agnes Luo dell’Università di Cincinnati, si è mostrata contenta e speranzosa e ha commentato: “Siamo molto entusiasti dei dati, che mostrano un miglioramento significativo della funzione motoria e sensoriale, dell’apprendimento spaziale e della memoria” e ha spiegato: “L’unico farmaco attualmente approvato dalla FDA (Food and Drug Administration) per il trattamento dell’ictus non ripara i danni e deve essere somministrato entro 4,5 ore dall’inizio dell’ictus. La maggior parte delle terapie oggetto di ricerca devono essere applicate entro 24-48 ore dall’inizio di un ictus. Un prodotto che funzioni per riparare i danni da ictus, anche a distanza di una settimana dopo l’insorgenza dei sintomi, cambierebbe il paradigma per il trattamento dell’ictus”.

E aggiunge: “La maggior parte delle terapie odierne si concentrano principalmente sulla riduzione dei danni precoci dell’ictus, tuttavia il nostro gruppo si è concentrato sulla neuroriparazione come alternativa e ora ha dimostrato che il trattamento con NVG-291-R non solo si traduce in neuroprotezione per ridurre la morte neuronale, ma anche in robusti effetti neuroriparativi”.

Infatti questo farmaco oltre a riuscire a creare nuove connessioni tra i neuroni, stimolerebbe anche  la migrazione di nuovi neuroni  nel punto in cui è avvenuta la lesione dovuta all’ictus. E c’è di più, l’azienda farmaceutica NervGen Pharma,che detiene i diritti di NVG-291 avrebbe  intenzione di testarlo non soltanto contro i danni causati dall’ictus, ma anche per contrastare il morbo di Alzheimer, la sclerosi multipla e le lesioni del midollo spinale.