Gli esperti affermano di non sapere come fermare la diffusione di questa malattia che ha ucciso tre giovani elefanti in uno zoo di Zurigo in un mese.
Umesh, un maschio di due anni, è stato il primo a morire di herpesvirus endoteliotropico dell’elefante (EEHV) a fine giugno, seguito pochi giorni dopo da sua sorella di otto anni, Omysha. Sabato scorso, anche Ruwani, una femmina di cinque anni di una seconda mandria matriarcale è caduta vittima dell’herpesvirus. L’infezione provoca emorragie interne e insufficienza agli organi interni, causando la morte entro pochi giorni. “Il fatto è che con questo virus non c’è molto che possiamo fare”, ha detto il curatore dello zoo Pascal Marty.
“Esiste un metodo cioè la somministrazione di farmaci antivirali, ma non è stato dimostrato che sia molto efficace. Circa il 30% degli elefanti sopravvive. Ed è per questo che proviamo una sorta di impotenza perché non possiamo davvero trattarla; la scienza non è abbastanza avanzata per, ad esempio, avere un vaccino”.