Viviamo purtroppo in un mondo in cui l’immagine sembra essere la cosa più importante, con tutte le conseguenze del caso, ovvero persone che si sentono inadatte, diverse e persino sbagliate se non rispettano i canoni di bellezza imposti da non si sa chi. Canoni che spesso sono irraggiungibili perché il più delle volte frutto di sapienti magheggi con programmi che manipolano l’immagine.
È bello dunque sapere che in Spagna è partita dal Ministero delle Pari Opportunità la campagna El verano también es nuestro, ovvero L’estate è anche nostra, un messaggio di inclusione in cui tutte le donne, tutti i corpi, di ogni forma e taglia, hanno diritto a non sentirsi discriminate.
La campagna è diretta dal Women’s Institute e mostra un’immagine in cui cinque donne di diverse razze e taglie, una in topless con chiari segni di una mastectomia, sono sulla spiaggia. La direttrice del Women’s Institute Antonia Morillas ha spiegato: “Le aspettative corporee proiettate sulle donne non solo influenzano la nostra autostima, ma negano anche i diritti e condizionano il modo di essere e di godere dello spazio pubblico.”
E aggiunge: “In un periodo come l’estate dove le donne occupano di più lo spazio pubblico – penso alle uscite in piazza, in spiaggia, per strada– lo stereotipo di genere legato ai canoni di bellezza genera multiple discriminazioni legate al corpo. Queste pressioni condizionano il nostro modo di stare, abitare e vivere. Sono discriminazioni legate al genere: molte donne hanno accesso limitato alle taglie”.
La campagna in Spagna comunque ha generato diverse polemiche, soprattutto per aver utilizzato solo immagini di donne, come se gli uomini in sovrappeso non esistessero e non avessero gli stessi problemi.