Lo Stromboli ‘alza’ i toni. Nella notte del 215 luglio, come confermato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia-Osservatorio Etneo, sono state registrate una serie di esplosioni con rilascio di materiale in aria, poi ricaduto abbondantemente lungo la Sciara del Fuoco. I fenomeni sono stati registrati, dalle 4:56 (e con l’esplosione più intensa avvenuta proprio a quell’ora) dall’area createrica Nord del vulcano: secondo quanto riferito non si sarebbe verificata alcuna significativa ricaduta di materiale grossolano in zona Pizzo.
L’attività stromboliana alla bocca N2 è iniziata con una fase esplosiva più intensa, proseguendo poi con una fitta serie di esplosioni ma di intensità ridotta. Lo si evince anche dall’analisi del segnale sismico che dopo i valori massimi di ampiezza rilevati nella fase iniziale dell’attività, ha fatto registrare una costante diminuzione e intorno alle 5:40 si è arrivati a valori similari a quelli antecedenti l’esplosione. Una variazione impulsiva modesta nella componente N275E della stazione Timpone del Fuoco è stata inoltre rilevata attraverso i dati della rete tilt (circa 0.05 mrad) intorno alle 4:55. Infine, ha concluso l’Ingv, non è stata rilevata alcuna significativa variazione nella rete GNSS ad alta frequenza.