Non sono chiare le cause della morte del cetaceo.
Ha destato scalpore la scoperta nei giorni scorsi, della carcassa di una megattera bianca sulle coste di Mallacoota, nello stato australiano di Victoria. La costya, raggiungibile solo attraverso un’imbarcazione, si trova in un villaggio di circa un mille abitanti. A raggiungerla per primo, con il suo kayak, è stato Peter Coles, abitante del luogo. ”Ero in grado di osservarla da lontano, ma non aveva il classico colore delle balene. Sembrava un ammasso bianco e più mi avvicinavo, più riuscivo a distinguere le striature”, ha spiegato l’uomo alla ABC News. “L’ho osservata bene e ho realizzato delle foto per consentirne l’identificazione da parte degli scienziati” ha aggiunto l’uomo. Subito dopo la notizia dell’avvistamento si erano moltiplicate le preoccupazioni sulle sorti di Migaloo, celebre megattera bianca albina osservata sulle coste australiane da circa trentanni e che ormai da due anni non viene più osservata. Lo studio delle immagini realizzato dal Dipartimento per l’ambiente, la terra, l’acqua e la pianificazione (DEWLP) dello stato australiano di Victoria hanno subito escluso la morte di Migaloo.
Nonostante gli studi, però, gli scienziati non sono stati in grado di individuare la causa della morte dell’esemplare, tra l’altro molto giovane. Ad oggi non è nemmeno chiaro se la balena fosse affetta da albinismo, leucismo o semplicemente il suo colore naturale fosse cambiato in seguito al suo decesso. Come spiegato ad ABC News da Wally Franklin della Southern Cross University, le megattere hanno una mortalità del 4% e spesso muoiono per cause naturali, come per l’azione dei parassiti che ne indeboliscono l’organismo. Ma non è escluso che l’impatto con una nave abbia provocato il decesso del cetaceo. Al momento gli scienziati hanno analizzato solo una porzione dorsale del corpo e della testa mentre le autorità hanno deciso di lasciare che il corpo della balena si decomponga naturalmente sulla costa.